Giovanni Contri

Giovanni Contri III, nasce nel 1982, a Pavullo, un pacifico paese tra le montagne modenesi.
La spinta emotiva data dalla vittoria del mondiale da un lato, e la sempre maggior crescente popolarità di Alberto Tomba dall’altro, spingono la sua famiglia a sottoporlo ad un serrato programma di allenamenti nel tentativo di crearne una perfetta macchina per la competizione sportiva. Purtroppo per il padre Mauro, quello che realmente interessa il giovane Giovanni è la carriera ecclesiastica e, a fianco del parroco, si impegna fino a diventare il più richiesto chierichetto della montagna.
Le note dell’organo della chiesa lo fanno avvicinare al mondo della musica e lo portano alla banda di paese, dove il direttore gli affida un saxofono, non tanto per passione manifesta quanto per dispotica scelta dettata dalla disponibilità di strumenti nell’armadio della filarmonica.
Gli anni dell’adolescenza sono duri. Non tanto per lui quanto per la madre, Bruna, che ne segue una carriera scolastica dettata da capelli lunghi, grunge, ribellione e passione politica. La bocciatura in prima superiore non lo ferma e finisce il liceo con ottimi risultati.
Ma gli anni della maturazione sono ancora lontani.
Si iscrive al DAMS di Bologna e successivamente al conservatorio “A. Boito” di Parma dove si diploma (prima) e si laurea (poi) con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Massimo Ferraguti.
La carriera musicale è una via che percorre con passione, serietà ed un briciolo di stupore. Una strada che porta Giovanni a vivere esperienze incredibili: orchestre sinfoniche, musica da camera, collaborazioni importanti, dischi e tantissime ore di macchina per riuscire a raggiungere i palchi di teatri e rassegne musicali.
Ricorda con affetto e commozione alcuni momenti della sua vita lavorativa come l’apertura al concerto dei Modena City Ramblers, Paolo Cevoli e il patacca narrante, la Jazz in’It Orchestra con Jesse Davis allo Stone’s Cafè, quella volta con Herbie Hancock, il concerto in duo al Duomo di Milano, l’abbraccio con Iggy Pop, il Vittoria Jazz Festival con Saxofollia, aver suonato il clarinetto per Sting e aver prestato il suo saxofono per impreziosire i brani di Elodie, Loredana Bertè e Gianni Morandi.
Adora insegnare saxofono e conduce questa attività in scuole pubbliche e private.
Essendo persona particolarmente precisa e con spiccate doti manageriali si è scoperto adatto all’organizzazione di eventi, come ad esempio il Festival Jazz in’It ed il Fanano Saxophone Week.
Attende tutt’ora gli anni della maturazione e non passa giorno che non ringrazi le circostanze che lo hanno portato ad essere un membro del Quartetto Saxofollia, passione di una vita e grande amore che ancora oggi pulsa e splende forte come non mai.
(Scritto senza l’utilizzo di intelligenza artificiale)

